Duccio Castelli è nato a Milano, il 31 Dicembre 1945, dove ha principalmente vissuto e dove vive. Negli anni
‘80 del secolo scorso è emigrato per alcuni anni in Sud America, a Santiago del Cile. Trent’anni dopo vi è
nuovamente ri-emigrato, per alcuni anni. Ha così nel complesso trascorso in Cile circa otto anni della
propria vita. Ha anche vissuto lunghi periodi in Inghilterra e in Francia.
La attività artistica di Castelli copre tre branche: scrittura, musica e visuale.
Duccio Castelli, pur pubblicando da un quarto di secolo, non ha quasi mai partecipato a concorsi o altro. La
sua via letteraria è stata così più libera da condizionamenti. (da www.Literary,i)
Si sottolineano tre circostanze più significative:
* Nei primi mesi del 2020 “si terrà” (no: per Covid, ma fatto elettronicamente) alla Columbia University di
New York la presentazione per la donazione alla Columbia U., da parte di Duccio Castelli, di una lettera
letteraria che nel 1963 gli scrisse Italo Calvino. Con l’occasione si consegneranno delle copie dell’ultimo
libro di Castelli (“Le poesie che mi sono figlie” - 500 poesie - West Ward Ed. - 2019);
* In una linea di potenziale simmetria, potrebbero seguire lo stesso prossimo destino, i numerosi carteggi
artistici scambiati tra Castelli e due importanti maestri italiani (del cinema il primo e della musica il
secondo): (in ordine alfabetico): Pupi Avati e Paolo Conte.